MATTINO
Arrivo a Lecco (Largo Europa) sul lungolago, dove possiamo ammirare l’inizio di “quel ramo del lago di Como…”. Introduzione sul bus alla città di Lecco con i richiami del paesaggio manzoniano.
Trasferimento a Garlate (15 minuti) per la visita del Museo della seta “Abegg”, allestito in una vecchia filanda. Qui si può rivivere in modo coinvolgente l’ambiente di lavoro delle filandere e ammirare macchine antiche ancora funzionanti presenti sia nella filanda (dove lavorava Lucia) che nel filatoio (dove lavorava Renzo). Troveremo una serie di bacinelle per la trattura della seta sia di tipo artigianale (del ‘700 e dell’800) che di tipo industriale, funzionanti con l’energia a vapore o semi-automatiche.
Sono inoltre esposti attrezzi artigianali utilizzati per l’allevamento del baco da seta e, di particolare interesse, un antico e raro torcitoio a due piani dell’800. Si tratta del primo torcitoio ad essere stato restaurato in Europa e ancora in funzione. Una nuova sezione è stata dedicata alle applicazioni recenti e future della seta in diversi campi (biomedico, cosmetico ecc.). In alcuni periodi dell’anno sarà possibile ammirare la Bigattiera storica, cioè l’allevamento del baco da seta con metodi tradizionali.
Visita di due ore (compresa bigattiera) oppure visita di un’ora e un quarto + laboratorio sul ciclo del baco di un’ora e un quarto.
Pausa Pranzo con locali dedicati.
POMERIGGIO
Visita del borgo di Pescarenico (“è Pescarenico una terricciola sulla riva sinistra dell’Adda”) con i suoi caratteristici vicoletti, la piazza dei pescatori con le tipiche imbarcazioni, il punto dell’ “Addio monti sorgenti dall’acque..”, dove Renzo, Lucia e Agnese sono fuggiti con la barca e la chiesa di Padre Cristoforo, realizzata a partire dal 1576.
All’interno si può ammirare una splendida ancona del Seicento con statuine in cera policroma. Interessante la pala del Cerano che raffigura la Santa Trinità e, nel cortile dell’ex convento dei cappuccini, la loggia delle noci e il campanile antico, simbolo dei luoghi manzoniani.
OPPURE
Visita a Somasca (10 minuti di bus da Garlate) dei resti del castello dell’ Innominato, posto in un luogo strategico e selvaggio da cui si ammira un affascinante panorama con i laghi di Como, di Garlate e Olginate e le montagne lecchesi. Salendo si fanno diverse tappe per parlare del castello e dell’Innominato, la cui storia si intreccia con quella di S. Girolamo Emiliani. Un luogo che unisce natura, arte, storia e fede.
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