Un tour alla scoperta di alcuni degli scorci più suggestivi nei dintorni della 1° capitale d’Italia. Panorami incantevoli, che spaziano dalle Alpi alle colline, vi accompagneranno nella visita di piccoli borghi arroccati su appartati “bric”. Questo territorio è permeato dalla storia; dagli innumerevoli castelli medioevali ai segni delle guerre del ‘900 ovunque vi voltiate potrete immergervi nel passato.
Terra di tradizioni e riti ancora ben radicati nonché di una ricca cultura culinaria. Non sorprendetevi dunque se pedalando incontrerete sagre, mercatini e boutique artigiane. Lasciatevi affascinare dal lento scorrere del tempo e dai luoghi sacri dove potrete ammirare i segni della storia, dell’arte e della cultura. Un viaggio per il corpo e lo spirito!
1° GIORNO
ARRIVO A TORINO Arrivo individuale a Torino, sistemazione in hotel per il pernottamento e cena libera.
2° GIORNO
DA TORINO A SCIOLZE: 19 KM; D+ 450 M
Se siete mattinieri avrete tempo di fare una breve escursione per la città per poi raggiungere, fiancheggiando il fiume Po, la caratteristica Dentera*; un trenino storico che collega la città alla Basilica vi porterà direttamente a Superga. Da qui potrete godere della vista di Torino nella sua interezza e apprezzare la catena alpina che la circonda. Ammirerete la Basilica che vi proietterà indietro nel tempo, tra cultura e storia, scoprendo inoltre curiosità, leggende e aneddoti della grande dinastia Reale dei Savoia. Dalla Basilica partirete alla volta della “panoramica del Pino”, una sinuosa strada immersa nel verde del “Parco naturale della Collina di Superga”, che vi regalerà meravigliosi scorci sulla città cinta dalle Alpi. Con il cielo nitido potrete ammirarne le vette più alte ancora incappucciate dalla neve. I diversi sali scendi vi accompagneranno lentamente verso la campagna ai piedi della collina per arrivare nel piccolo comune di Sciolze dove vi fermerete per la notte in una deliziosa struttura locale! Una rigenerante cena a base di piatti tipici e una carta degli ottimi vini autoctoni vi aspettano.
Cena e pernottamento in caratteristico agriturismo/b&b.
* Orari e disponibilità del servizio saranno da verificarsi in loco. GranGiro non può garantire il servizio perché di competenza della città di Torino. In mancanza di servizio ricordiamo che la salita è molto impegnativa
3° GIORNO
DA SCIOLZE A COCCONATO: 33 KM; D+ 980 M
Dopo una ricca ed energetica colazione ripartite in sella alle vostre bici per stradine che corrono sul filo di ripide colline che si affacciano sulla parte meridionale e orientale del Piemonte. Impegnativi ma gratificanti sali scendi vi condurranno in un luogo sacro ma altrettanto magico; l’abbazia di Santa Maria di Vezzolano, un edificio religioso in stile gotico e romanico, tra i più importanti monumenti medievali del Piemonte. Si narra sia stata edificata su volere di Carlo Magno. Una visita all’interno dell’abbazia vi farà immergere nell’atmosfera buia del medioevo e se sarete fortunati potreste incappare in concerti o funzioni religiose che renderanno ancora più emozionante la visita. All’interno dell’Abbazia si può ammirare la “Mostra permanente del Romanico” allestita dalla Soprintendenza per i Beni Storici e Artistici del Piemonte, che offre la più completa documentazione sull’arte romanica rintracciabile a Vezzolano. Risaliti in sella la strada prosegue con un susseguirsi di sali scendi fino a condurvi nello splendido borgo medievale di Passerano dominato dall’omonimo castello. Qui consigliamo una sosta rigenerante per poi affrontare la lunga salita che vi farà guadagnare la splendida vista su tutto il basso Monferrato. Complimenti! Avete affrontato una delle salite più toste della zona ora vi meritate un po’ di riposo degustando i migliori vini delle aziende agricole locali. Benvenuti a Cocconato! Conosciuta come la “riviera del Monferrato” per il suo clima mite, per i suoi Caffè e Ristoranti rinomati e per la sua altitudine di 491 m. che la rende uno dei punti più alti del basso Monferrato astigiano.
Cena e pernottamento in agriturismo/b&b.
4° GIORNO
DA COCCONATO A COCCONATO:
36,5 KM; D+ 850 M
Dormito bene? Si, vero? Allora pronti per addentrarvi in un percorso caratterizzato dalla scoperta di antichi borghi, castelli e vigneti che si alternano a boschi di faggi e castagni. Terra di tartufi e morbide colline irradiate dal sole e cinta a ovest dalla splendida catena Alpina che scende verso la Liguria dominata dal Re di Pietra (Monviso). Curiosità: si dice che il Monviso sia stato scelto come immagine iconografica dalla Paramount Pictures. La prima tappa del tour odierno è Murisengo, delizioso paesino dominato dall’antico castello. Composto da quattro frazioni oltre a diverse località che, nel loro complesso, la racchiudono in un colorato cofanetto di storia, cultura, architettura, natura e tradizione tipicamente monferrina. Particolarmente suggestivo è l’antico borgo abitato arroccato sul promontorio centrale. Proseguite attraverso strade secondarie all’ombra degli alberi per giungere a Villadeati. Oggi comune di 500 anime divenne tristemente noto negli anni della Guerra e della Liberazione. Nell’autunno del 1944 partigiani della zona uccisero in uno scontro a fuoco un militare tedesco e a scopo di rappresaglia i nazisti irruppero a Villadeati per stanare i partigiani ma, non trovandoli, fecero prigionieri nove uomini e il parroco che vennero poi fucilati. Oggi a Villadeati è presente un monumento alle vittime nella piazza denominata IX Ottobre. Ripartite giù per la strada che attraversa filari di viti per riprendere a salire e raggiungere scorci di panorama mozzafiato. Raggiungete Montiglio passando da Rinco e ammirate questa delizia di borgo medievale cinto da 2 castelli. Montiglio è conosciuto anche per le sue meridiane e per la Fiera del tartufo che si svolge in autunno. Ripartite alla volta di Cocconato e offritevi un aperitivo in piazza. Siete in vacanza!
Cena e pernottamento in agriturismo/b&b.
5° GIORNO
DA COCCONATO A CORTAZZONE/MONTAFIA:
38 KM; D+ 600 M
Salutata la località di Cocconato con una energetica colazione scendete verso la vallata che vi condurrà a Cortanze. Un piccolo borgo sorto intorno a un maestoso castello che gode di una posizione scenografica unica e privilegiata sulle colline circostanti. Prendetevi il tempo per ammirare il panorama, girare per i vicoli e visitate il Castello. Respirate la storia e assaggiate le deliziose paste di meliga. Siete nel mezzo del percorso romanico del Monferrato. Una deviazione vi porterà alla pieve dei santi Nazario e Celso, monumento facente parte del triangolo d’oro del romanico astigiano assieme alle chiesette di S. Lorenzo di Montiglio e S. Secondo di Cortazzone del XII secolo. Ripartite poi in direzione di Montafia, piccolo comune famoso per il suo tartufo bianco e alcune delle chiese più antiche della regione. Assolutamente da non perdere la piccola Chiesa Romanica di Bagnasco (frazione di Montafia) inclusa nel minuscolo cimitero del borgo. Attraversate la frazione Zolfo di Montafia, dove da una fontana zampilla ancora la rinomata acqua solforosa. Ancora oggi viene utilizzata dagli abitanti per le sue proprietà benefiche. Siete arrivati a fine giornata una doccia calda vi aspetta presso la sistemazione prevista. Cena e pernottamento in agriturismo/b&b.
6° GIORNO
DA CORTAZZONE/MONTAFIA A CHIERI:
42 KM; D+ 650 M
Oggi affronterete nuovi e splendidi itinerari. Procedete, tra piacevoli colline, nel verde all’abitato di Capriglio il cui prodotto locale di eccellenza è l’omonimo peperone, presidio Slow-Food. Una piacevole strada secondaria vi condurrà in breve al Santuario di Don Bosco, dove è anche possibile visitare la casa natale del Santo, il grande tempio, il museo etnologico missionario ed il museo di vita contadina nonché altre strutture religiose annesse. Questo angolo di Piemonte è definito terra di Santi e di vini. Una visita con degustazione alla cantina sociale del Freisa vi farà capire il perché! Pedalerete per raggiungere Moncucco Torinese, sede di un castello risalente ai secoli XIV-XV, che porta su dì sé i segni evidenti di ampliamenti e modifiche risalenti al XVIII/XIX secolo. Inserito fra i «Castelli Aperti» del Basso Piemonte, ospita il Museo del Gesso. La zona è infatti ricca di cave e il museo raccoglie il materiale documentante la lavorazione preindustriale del gesso e il suo impiego nell’architettura tradizionale del Basso Monferrato a partire dal XVI secolo fino all’inizio del Novecento. Proseguite sul filo di queste verdeggianti colline attraverso stradine poco battute che vi regaleranno scorci magnifici sulle colline del chierese. Passate l’abitato di Arignano, dominato dalla sua rocca e, ovviamente, dal suo castello. Riscenderete verso la pianura dove una serie di strade pianeggianti attraversano i campi coltivati per raggiungere Chieri. Conosciuta in epoca medievale come la città delle cento torri delle famiglie nobiliari conserva ancora diversi resti dell’epoca romanica. Prendetevi del tempo per visitare il centro della città e i suoi importanti palazzi, archi, ville d’epoca e numerose chiese, dal maestoso Duomo alla romantica San Giorgio.
Cena e pernottamento in agriturismo/b&b.
7° GIORNO
Buongiorno! Oggi riprendete la strada in direzione della collina per raggiungere Pecetto Torinese, il paese dei ciliegi. In primavera la collina si colora di bianco e rosa e a giugno fioriscono i banchetti ai lati delle strade e nella piazza del mercato dove poter degustare queste e altre prelibatezze del territorio. Da qui raggiungete con una lunga discesa Moncalieri e il suo omonimo castello che domina tutta la parte meridionale di Torino ed è un ottimo terrazzo panoramico sulle Alpi Cozie e Marittime. Oggi il castello è sede del I° Battaglione Carabinieri “Piemonte”. Gli appartamenti reali, in consegna alla Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici del Piemonte, sono stati restaurati e aperti al pubblico. Da qui scendete fino a costeggiare il fiume Po e in una manciata di km raggiungete il centro di Torino. Ben tornati!
Tag: Piemonte, Torino, Sciolze, Coccolato, Vezzolano, Monviso, Valle Po, Cortazzone, Montafia, Chieri